Le Chiese

Chiesa di Preganziol

Le prime notizie sulla chiesa di Preganziol risalgono al 1146. Nel 1334 la chiesa viene dedicata all’attuale patrono: S. Urbano, papa e martire del III sec. D.C. Nel 1467 venne ampliata per volontà del popolo con la costruzione del battistero e del cimitero.

 

Nel 1780 viene demolita e ricostruita, come poche chiese nel nostro territorio, con l’ingresso ad est (verso il Terraglio, importantissima via che congiunge ancor oggi Treviso a Venezia) e l’altare maggiore ad ovest.
L’edificio è composto da un’unica navata e cinque altari laterali, fatti con marmi antichi provenienti dall’antica chiesa demolita di Santa Marta in Venezia.
Al suo interno si possono trovare alcune opere degne di nota, come le tele del presbiterio raffiguranti: “La moltiplicazione dei pani e dei pesci” , “l’innalzamento sulla croce di Gesù”, attribuite a Palma il Giovane .

 

Altre tele di artisti veneti sono presenti all’interno, come pure una statua lignea raffigurante la Madonna , dello scultore Besarel della Val di Zoldo (BL); per ultima non può mancare la citazione del martirio e la gloria di Sant’Urbano, affresco presente sul soffitto della navata, dipinto dal celebre Giovan Battista Canal, in onore del santo patrono di Preganziol.

 

 


  Chiesa di Sambughè

Nel 1642, la chiesa di Sambughè fu ricostruita in stile tardo rinascimentale sulle fondamenta della precedente romanica; la facciata guarda ad est , come quasi tutte le chiese del territorio, ed preceduta da un elegante campanile.

Al suo interno si presentano cinque altari:

  • L’altare maggiore, di fattura veneta, sormontato da una tela di Michele Desubleo, che mostra San Martino mentre dona parte del suo mantello al povero. L’altare della Madonna, della seconda metà del 1700, regge una statua lignea della Vergine col Bambino, che si narra sia stata trovata in un fosso che fiancheggia Via Sagramora.
  • L’altare del crocifisso (Sec. XVIII) è caratterizzato da un olio su tela di Francesco Migliori che mostra Cristo in Croce assistito da S. Lorenzo, S. Lucia e San Rocco.
  • L’altare di San Vincenzo (Sec. XVIII).
  • L’altare di Sant Antonio (Sec. XVIII).

Inoltre la Chiesa tiene in bella mostra al suo interno altre importanti opere: sculture di Ludovico Moroder della Val Gardena, dipinti di Mattia Preti e di Gian Maria Lepscky.

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