Età romana

Le prime indirette tracce storiche risalgono all’età romana, al II sec. d.C., in quanto si può presuporre costituisse il limite settentrionale della centuriazione romana di Altino, che ne curò la bonifica fino al Sile; ciò deriva dal fatto che Parte di Via Bacchina, di via Sagramora, di Via Baratta Nuova e di Via Schiavonia potessero essere 4 decumani incrocianti 2 cardi identificabili uno tra villa Bianchi e Villa Spandri e l’altro dal centro di Sambughè per via Luisello fino a un tratto di Via Baratta Vecchia.

Per altre testimonianze su Preganziol bisogna risalire al sec. X quando un certo conte Giovanni faceva dono “di terre e di case in Preganziol” al Capitolo dei Canonici di Treviso (Marchesan, Treviso Medioevale, II pp. 353 ss.), al quale nel 1148 il vescovo di Treviso donerà anche la Chiesa ed il beneficio di Preganziol, dallo stesso posseduto fin dal 997 d.C. (Ughelli, Italia sacra, tomo V col. 504).

Tale donazione fu riconfermata nel 1170 da una bolla di papa Alessandro III in cui compare per la prima volta il toponimo ” Villa Pratai Galzoli ecclesiam eiusdem villae, cum decimis et pertinentiis suis”. Nella stessa veniva fatto riferimento anche alla chiesa di S. Trovaso, nome derivante dai S.S. Gervasio e Protasio, di cui si pronunciava solo il nome del primo in forma contratta di sant’Ervaso da cui San Trovaso.

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