La ricostruzione postbellica

Le prime elezioni dalla liberazione

Il 7 aprile 1946 la popolazione viene chiamata alle urne, per la prima volta il voto viene esteso anche alle donne, che dà la vittoria alla Democrazia Cristiana con il 43% dei voti sulla coalizione di sinistra riunita sotto la sigla di Unione Repubblicana Progressista che si attesta sul 41,50%; viene eletto sindaco il barone Paolo Morpurgo, il quale deve dimettersi il 14 luglio dello stesso anno, perchè non sa gestire i contrasti sorti a causa della mancanza di lavoro. Gli succede Francesco Zanchi , che nei suoi quattro anni di sindaco riesce a realizzare opere importanti: dà vita all’Ente comunale di consumo per favorire il reperimento dei prodotti da distribuire alla popolazione; fa deliberare la costruzione di case popolari; fa risistemare il Serva e crea il consorzio di bonifica della Serva e Bigonzo.

La vita amministrativa dagli anni cinquanta ai giorni nostri

Dal 1950 al 1958 Giovanni Mattiello è sindaco di Preganziol , un comune ancorato,per certi versi, per la popolazione autoctona dedita soprattutto all’agricoltura, alla tradizione e alle trasformazioni legate ai cittadini immigrati specie da Mestre, in quanto dediti al lavoro in fabbrica. Durante il suo mandato, tra il 1956 e il 1957 , il comune si dota dell’acquedotto che inizialmente serve il centro del capoluogo , Le grazie e Frescada e dal 1964, con Granziol sindaco, viene esteso a Sambughè. Giovanni Mattiello, che di professione fa il maestro, fa risistemare ed ampliare gli edifici scolastici di S. Trovaso, Sambughè e Settecomuni e avvia , con il maestro Vettorazzo, un centro di lettura , sostituito nel 1974 dalla biblioteca comunale.

Dal 1958 al 1964 gli succede Cirillo Granziol, cattolico intelligente, retto e riformista, che vive il suo mandato soprattutto come servizio, e che si spende per permettere alla popolazione contadina ed artigiana di emanciparsi; è di questo periodo , infatti, la nascita dell’Iniziativa Verde del Terraglio, che comprende la cantina sociale del Terraglio e un supermercato, e della Cassa Rurale ed Artigiana di Preganziol e Santa Cristina:iniziative che permettono a contadini ed artigiani di poter accedere a prestiti finanziari agevolati per dar vita ad aziende moderne e redditizie.

Nel 1960 viene progettata , dall’ing. Manildo, la prima rete fognaria del capoluogo e nel 1962 inizia la raccolta dei rifiuti solidi urbani; Nel 1960 anche l’amministrazione guidata da Cirillo Granziol si interessa della scuola creando l’Avviamento Industriale una sezione staccata della Felissent , e trasformata nel 1963 nella Nuova scuola media. Nello stesso anno viene creata la direzione didattica di Preganziol, precedentemente dipendente da quella di Mogliano Veneto.

Nel 1964 Granziol viene rieletto sindaco, ma nel 1966, in seguito ad una profonda crisi interna alla Democrazia Cristiana, partito di appartenenza dello stesso Granziol, si dimette e viene sostituito da Giovanni Ceron, che dà vita ad una giunta di centro sinistra costituita da Democristiani e socialisti; nello stesso anno Granziol crea un nuovo partito “La Comunità”, che, presentatasi alle elezioni amministrative del 1970, riesce ad ottenere due consiglieri.
Nel 1970 viene riconfermato sindaco il democratico cristiano geom. Giovanni Ceron, che continua con una giunta assieme ai socialisti.

Nel 1973, come conseguenza della maggiore sensibilità civica della popolazione, vengono istituiti i consigli di borgata di Preganziol, San Trovaso, Sambughè e Frescada, il comitato di gestione della biblioteca comunale, come espressione della maggioranza politica, ed altri organismi , però, di breve vita.

Tra il 1970 e il 1975 il Comune di Preganziol si dota di un piano regolatore, approvato dalla Regione Veneto nel novembre 1973, di aree PEEP, di una diffusa rete di acquedotto.
Nel 1973 Villa Franchetti, acquistata dalla Provincia di Treviso, diventa sede universitaria, ospitando la neofacoltà universitaria di urbanistica.

Le elezioni amministrative del 1975 danno un nuovo volto politico al comune: la Democrazia Cristiana perde la maggioranza assoluta ed ottiene 10 consiglieri, il Partito comunista ne ottiene 5, il partito socialista 3, il partito socialdemocratico 1 e Comunità 1. Per governare il paese e per scongiurare l’arrivo del commissario prefettizio, viste le difficoltà di accordo, il 10 dicembre 1975 i consiglieri danno vita ad una giunta assembleare o 2″delle larghe intese” e poi come “Giunta tecnica di convergenza programmatica”, guidata dal nuovo sindaco democristiano, il maestro Gino Vanin, formata da 2 democristiani, 2 comunisti, 1 socialista ed 1 socialdemocratico.

Questa giunta governa il paese fra mille difficoltà ideologiche fino al 1980, quando, con le nuove elezioni, il riconfermato sindaco Vanin dà vita ad una giunta tra democristiani e socialdemocratici. Il 27 gennaio 1984 il sindaco Gino Vanin muore improvvisamente.
Nonostante le interminabili discussioni ideologiche, durante i due mandati del sindaco Vanin, il comune di Preganziol vive un periodo di intensa vitalità.

Gli succede Giuseppe Ervas e, poi per soli sei mesi a causa dell’instabilità della maggioranza, Daniele Biadene.
Viene quindi eletto Giuseppe Olivo a cui succede Moro, sostenuti da una giunta di centro-sinistra; dal 1993 al 2000 Pietro Tronchin, dal 2000 al 2009 Franco Zanata, dal 2009 al 2014 Sergio Marton, e dal 2014 ad oggi Paolo Galeano.

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