Comunicazione inizio lavori asseverata – CILA art. 6 bis DPR 380/2001

Limitatamente agli interventi non riconducibili all’elenco di cui agli articoli 6, 10 e 22, realizzabili previa comunicazione, anche per via telematica, l’interessato trasmette all’amministrazione comunale l’elaborato progettuale e la comunicazione di inizio dei lavori asseverata da un tecnico abilitato, il quale attesta, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti, nonché che sono compatibili con la normativa in materia sismica, di sicurezza antincendio, igienico sanitarie,  di quelle relative all’efficienza energetica, di tutela del rischio idrogeologico nonché delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio e che e che non vi è interessamento delle parti strutturali dell’edificio; la comunicazione contiene, altresì, i dati identificativi dell’impresa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori.

La mancata comunicazione dell’inizio  dei  lavori comporta la sanzione pecuniaria pari a € 1.000,00.  Tale  sanzione  è ridotta  di  due  terzi  se  la comunicazione è effettuata spontaneamente quando l’intervento è in  corso di esecuzione.

Controllo a campione da parte del servizio edilizia privata

La comunicazione (CILA), a seguito di protocollazione generale, sarà registrata sul sistema informatico in dotazione al servizio ed archiviata. Non si provvederà a comunicare l’avvio del procedimento con eventuale richiesta di documentazione integrativa.

Si effettueranno controlli a campione nella quantità minima di 1 ogni 10, salvo che il responsabile del procedimento non ritenga di provvedervi in determinati casi.

Nel caso in cui le comunicazioni di attività libera (CILA) non controllate ed archiviate, non risultassero regolari ad una successiva verifica (per esempio a seguito esame per successive pratiche edilizie, esposto od altro) saranno attivate le procedure sanzionatorie previste per tali fattispecie, ivi comprese le segnalazioni agli ordini professionali ed alla Procura in caso di false dichiarazioni e/o attestazioni di requisiti e/o presupposti

 

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