Preganziol e il Regno d’Italia: 1896 – 1914

Il 2 dicembre 1866 il Comune di Preganziol viene assorbito dal Regno d’Italia e viene retto da un Consiglio comunale di 15 e poi di 20 membri eletti in base al censo, da un sindaco di nomina regia e da una giunta di 6 eletti dallo stesso Consiglio.

Il primo sindaco è Pietro Tasso, sostituito da Alessandro Marcello , che si dimette per contrasti con la contessa d’Onigo,  sostenuta da alcuni proprietari terrieri.

I sindaci successivi cercano di risolvere alcuni problemi legati alle strade, alle onoranze funebri, all’ufficio postale, insediato vicino alla chiesa di Preganziol nel 1888, al rifornimento dell’acqua con l’escavazione di alcuni pozzi artesiani fin dal 1893 , alla sede municipale ed alle scuole insediate in due nuovi edifici , diventati poi uno e che accoglie ancor oggi , dopo una totale ristrutturazione interna, la sede municipale di Preganziol.

In questo periodo l’economia di Preganziol rimane arretrata, a causa del conservatorismo monarchico e quindi alla mancanza di investimenti sia nell’agricoltura sia nell’industria, a parte l’introduzione di alcune colture di particolare pregio come quella del Radicchio. La popolazione non ha nemmeno più la protezione della chiesa, in quanto esautorata dall’autorità politica, che come primo atto incamera i beni ecclesiastici e nomina tre persone “capaci…” per parrocchia affinché controllino… Un tentativo di conciliazione tra stato e chiesa nel comune di Preganziol viene esperito da alcuni nobili, ma è in atto anche una loro decadenza per cui i risultati non sono i migliori.

Nel 1898 il sindaco non è più di nomina monarchica, ma direttamente dal consiglio comunale: viene confermato nella carica il conte Jacopo Marcello, che riesce a riportare una certa tranquillità grazie al superamento di contrasti e alla riconferma di alcuni servizi pubblici fondamentali per la popolazione. Ma alla sua morte, 1895, a causa di sindaci poco illuminati e prepotenti, i contrasti all’interno della pubblica amministrazione riesplodono impedendo le migliori scelte per la popolazione.

Ciò non toglie che il XX secolo porti delle novità: posto telefonico pubblico (1903), la costruzione di alcune fontane pubbliche, la creazione di un’illuminazione pubblica elettrica e la distribuzione dell’elettricità alle case private (1906 con la Società Adriatica di Elettricità), la costruzione del cimitero di S. Trovaso (1900), la costituzione della condotta veterinaria con Mogliano e Zero Branco (1904-1910), la sistemazione e la manutenzione delle strade, il raddoppio dei binari del tratto ferroviario Mestre-Treviso (1907), la realizzazione, lungo il Terraglio, della tramvia elettrica Mestre-Treviso (novembre 1909), sostituita dalla filovia nel 1938.

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